Facebook. ''Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down'

di Anna Laudati

Lo diceva sempre il maestro a scuola:  La mamma degli imbecilli è sempre incinta. Subito in aula i volti si facevano semiseri e si continuava la lezione senza colpo ferire  (di Gianfranco Mingione)

immagine-fb.pngE’ successo ancora. Un’altra mamma ha commesso il guaio, la mamma di un certo “Vendicatore mascherato”, anonimo utente di Facebook, di cui è ignota la provenienza, che ha deciso di realizzare l’operazione socio-culturale più importante e aulica della sua vita: creare un gruppo sul noto media sociale Facebook che avesse come tema e obiettivo quello di liberarsi dei bambini down usandoli come tiri a bersaglio.

E assurdo e quantomeno aberrante dover fare i conti con la realtà e imbattersi in gruppi di persone che usano la lingua, la comunicazione, i media e il loro vivere sociale per scopi odiosi, privi di significati, che a definirli discriminatori o offensivi par di usare un eufemismo. Per fortuna sono stati in tanti a replicare al gruppo. Infatti immediatamente, sulla bacheca del gruppo creato dal vendicatore mascherato, sono state tante le persone, soprattutto giovani uomini e donne, iscrittesi con il solo fine di lasciare un loro commento di sdegno e collera. Parole dure, forti che si sono velocemente propagate sul web anche attraverso la creazione di altri gruppi pronti a chiedere la chiusura del gruppo. ''Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down', dove tra i tanti messaggi, forte è l’indignazione di Anna, che scrive: “Quando nasce un bambino down non nasce un bambino inferiore, nasce un bambino con una marcia in più: la volontà e voglia di conoscere la vita che hanno appena conosciuto. Quello che i bambini "normali" spesso non hanno. Vi amo per come siete e non per come "dovreste" essere”.  

Alla “controffensiva” delle persone intelligenti e al dolore di molti nel leggere di iniziative così aberranti è seguita la chiusura del gruppo qualche giorno dopo. Non si sa se per iniziativa dell’anonimo utente, assalito da paure di rivolta sociale e istituzionale, o dei gestori di Facebook. Quello che le persone si augurano e che ciò non accada mai più e se proprio dovesse riaccadere sappiano che vigilano i cosiddetti Vendicatori che chiudono le loro bocche sporche di ignoranza e incultura. Chi sono? Sono “La Meglio Gioventù” che ci rende orgogliosi di dirci giovani.