Servizio civile: la dura risposta di Perrotti e un futuro che non s’intravede

di Gianfranco Mingione

Si può ben dire che il servizio civile non smette di stupire, soprattutto in questi ultimi tempi, fatti di interrogazioni parlamentari, promesse bipartisan per un rilancio di sistema, una riforma difficile da traghettare in porto e una petizione per scongiurare il peggio. L’ultimo duello si è consumato pochi giorni fa con la risposta di Mario Perrotti, Responsabile per il Servizio Civile dell'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia (Unpli) ai deputati leghisti Rivolta e Molteni. Forse è iniziata la guerra dei cent’anni? Noi proponiamo un incontro. (Gianfranco Mingione

Logo20Servizio20Civile20gif

A battere il primo colpo sono stati i deputati della Lega Nord, l'On. Rivolta e l'On. Molteni, che negli ultimi mesi hanno riservato un interesse specifico verso il servizio civile, dedicando a quest’ultimo ben 16 interrogazioni parlamentari. In una di queste interrogazioni, di cui prima firmataria è l’On. Rivolta e cofirmatario l'On.Molteni, si chiama in causa l'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia (Unpli), definendola come “un vero e proprio "progettificio del servizio civile" che utilizza schemi, frasi ed impostazioni identici per progetti riguardanti realtà che spaziano dalla Sicilia al Veneto, realtà con un patrimonio storico e culturale ben diverso” (Fonte interrogazione parlamentare n. 4-08784 del 28-09-2010).

Un’accusa grave, rivolta non solo verso l’Unpli, ma anche verso lo stesso Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, colpevole secondo i deputati, “di ignorare tali fatti, non applicando quanto previsto in modo estremamente chiaro e dettagliato, dalla normativa vigente, con conseguente grave danno sia per le casse pubbliche che per la credibilità dell'intera amministrazione dello Stato”. (Fonte interrogazione parlamentare n. 4-08784 del 28-09-2010).

unpli1Un J’accuse di non poco conto, a cui ha risposto il 25 ottobre con una lettera aperta indirizzata al presidente e agli enti della Cnesc, il responsabile Unpli per il Servizio Civile, Mario Perrotti, definendo le interrogazioni “frutto della superficialità con cui vive anche la realtà politica la signora Rivolta e il suo razzista partito” (Fonte www.unplicampania.net). Una superficialità, come sottolinea Perrotti nel suo ferreo attacco, nata da incapacità di analisi approfondita dei progetti presi in esame: “analizzando i progetti (ovviamente) dal Rubicone in giù, ha notato – la Rivolta - che erano simili dimenticando, la poveretta, che sul sito sono inseriti stralci degli stessi e, come tutti gli Enti (anche di primo piano e soprattutto lombardi) UNPLI ha agito pubblicando schemi generali, come previsto dal bando 2010”.

Morale della favola: la Rivolta e il collega sono in attesa di ricevere informazioni dal Governo su come s’intenda punire “la scarsissima capacità di valutazione dei progetti di servizio civile da parte dei funzionari dell’Ufficio Nazionale a ciò preposti e quali provvedimenti intenda prendere nei loro confronti”; mentre il responsabile Unpli per il Servizio Civile, Mario Perrotti, aspetta anch’egli di sapere cosa ne sarà del futuro del servizio civile, una discussione che vede la lega “su un piano diametralmente opposto al nostro e al resto dell’Italia”. Noi, dal nostro canto, invitiamo i due onorevoli a confrontarsi con il responsabile Unpli tra le pagine del nostro giornale cercando, chissà se sarà possibile, il raggiungimento di un accordo o almeno un sano e pacifico confronto tra posizioni diverse. Chissà che non si arrivi ad un compromesso comune positivo per il futuro del servizio civile, atto a sbloccare la sua prima grande crisi a poco meno di 10 anni dalla sua istituzione.