Assemblea Nazionale: i delegati dicono no alle proposte dell'UNSC

di Gianfranco Mingione

Si è svolta a Roma nei giorni 21 e 22 gennaio l’assemblea invernale 2011 dei delegati dei volontari. Il dibattito è stato caratterizzato da diversi temi e dalla presa di posizione della rappresentanza rispetto alle proposte del direttore dell’UNSC Leonzio Borea. (Gianfranco Mingione e Daniele Santuliana)

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Le due intense giornate di lavori, che hanno visto la partecipazione di 42 delegati su 61, prevalentemente dedicate alla discussione delle problematiche riscontrate a livello locale e nazionale, sono state arricchite dagli interventi di personalità impegnate nella promozione dell'impegno civile e della pratica della non violenza. Preziosi, al riguardo, sono stati in particolare i contributi di Martina Pignatti Morano e Leonardo Ferrante, del Tavolo Interventi Civili di Pace, e del prof. Antonino Drago, docente di Strategie della difesa popolare nonviolenta presso l'Università di Pisa (nei prossimi giorni uscirà un approfondimento nella sezione del servizio civile del nostro giornale).

A coordinare i lavori assembleari tre dei quattro rappresentanti nazionali: Fania Alemanno e Corrado Castobello, eletti lo scorso giugno durante la precedente assemblea dei delegati, e Manfredi Sanfilippo, eletto nel 2009 assieme a Cristina Peppetti, quest'ultima assente  per malattia. Ad aprire l'assemblea sono stati i saluti istituzionali, rivolti ai delegati dall'on. prof. Leonzio Borea, Capo dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, e dal dott. Licio Palazzini, da poco riconfermato presidente della Consulta Nazionale per il Servizio Civile.

L’intervento del Direttore Borea.
L'on. Borea ha aperto i lavori dell’assemblea con la discussa 'convenzione' stipulata dall'Ufficio nazionale con la Banca Nazionale del Lavoro per l'accredito del rimborso spese dei volontari. In merito, Borea, ha definito la situazione non problematica, in quanto le tariffe aggiuntive variate unilateralmente dall’istituto di credito non verranno applicate ai volontari che hanno aperto il conto convenzionato. La delicata questione etica relativa alla scelta di una delle prime banche armate italiane non è stata affrontata. (Vedi precedente articolo )

Il direttore ha poi chiesto ai delegati di esprimersi sull'emendamento presentato alla Camera dall'on. Cirielli, nell'ambito della discussione del DL 228/2010 "Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia".

L'emendamento, che risulta però essere già stato ritirato, puntava da una parte ad abolire il tetto del 5% rispetto all'intero Fondo nazionale per il Servizio Civile per le spese di funzionamento dell'UNSC, rapportandone invece il budget annuo alla spesa media sostenuta nel triennio 2008-2010; dall'altra intendeva riformare il decreto legislativo n. 77/2002 (art. 3, comma 4), abbassando il monte ore annuo dei volontari da 1400 a 1150 ore (24 ore settimanali a fronte delle 30 attuali).

Il Capo dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha lasciato intendere che una riduzione del rimborso spese dei volontari proporzionale all'abbassamento del monte ore (pur se non specificato nell'emendamento) permetterebbe di ottenere economie quantificabili nel 20% della spesa attuale. L'on. Borea ha anticipato all'assemblea che il prossimo marzo, in occasione dei festeggiamenti per il decennale dell'istituzione del Servizio Civile Nazionale Volontario, una delegazione del Servizio Civile potrebbe recarsi in visita a Palazzo Madama per un incontro con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

E' stata poi la volta di  Licio Palazzini, Presidente della Consulta nazionale del servizio civile, che in un'intervista rilasciata ad Esseciblog, ha ricordato quanto sia difficile condurre in porto la riforma nella situazione attuale: "Lo scontro fra Stato, Regioni ed Enti - afferma palazzini - ha sacrificato quella parte di riforma che riguarda i giovani e su cui si era manifestato comune accordo, che comprende anche la riduzione dell'orario e del compenso, ma anche lo status giuridico e la valorizzazione delle competenze acquisite".

Il voto contrario dei delegati.
Nel corso dell'assemblea i delegati hanno dibattuto sull'eventuale eliminazione dei contributi percepiti dagli enti per le spese di vitto e alloggio dei volontari, nonostante la Consulta abbia già espresso in merito parere contrario (secondo l'UNSC, l'eliminazione di tali spese, pari a 3,95 milioni nel 2010, comporterebbe la possibilità di aumentare a circa 480 posizioni il bando 2011, per il quale sono stati stanziati 110,8 milioni di euro). I delegati hanno poi rivolto la loro attenzione verso le associazioni create da ex volontari del servizio civile, con l’obiettivo, per i prossimi anni, della creazione di una rete nazionale di associazioni di ex volontari.

Il segnale del malcontento della rappresentanza è stato messo nero su bianco al momento del voto, quando i delegati, chiamati ad esprimere un parere sui punti affrontati durante l’assemblea, hanno di fatto rigettato le proposte dell’Ufficio nazionale riportate da Borea nel corso del suo intervento. I ragazzi si sono espressi contro la riduzione delle ore settimanali di servizio, contro la riduzione dei mesi di servizio e contro l'eliminazione del rimborso spese per vitto e alloggio. Parere favorevole è stato espresso per il mantenimento dell'attuale rimborso in caso di riduzione del monte ore, per la reintroduzione della facoltà di dichiararsi obiettore di coscienza e il mantenimento dell’attuale criterio per la determinazione dei fondi destinati al funzionamento dell’UNSC.

 I temi e il parere espresso (fonte Avolon)

Tema della votazione

Voto

Riduzione da 30 a 24 ore settimanali

Contrario

Mantenimento della spettanza attuale in caso di riduzione del monte ore

Favorevole

Riduzione da 12 a 9 mesi per tutti i progetti

Contrario

Eliminazione del rimborso per vitto agli enti

Contrario

Reintroduzione della facoltà di dichiararsi obiettore di coscienza

Favorevole

Mantenimento dell’attuale criterio per la determinazione dei fondi destinati al funzionamento dell’UNSC

Favorevole


Intanto sul web è apparso già il primo report di un delegato, Paolo Bazzigaluppi, che sicuramente farà discutere: “I temi della riforma - scrive nel suo report Paolo Bazzigaluppi, delegato della Lombardia - e del sistema di pagamento sono stati trattati in maniera frettolosa e superficiale. A mio avviso - prosegue Paolo - l’assemblea è stata deludente e non condivido la scelta, in un momento di crisi del servizio civile, di trattare in maniera eccessivamente sbrigativa i temi di attualità che più interessano i volontari in servizio” (fonte Avolon).

Paolo si riferisce alle questioni scottanti del servizio civile, come la riforma di sistema, il taglio crescente dei fondi che si traduce in meno progetti e meno volontari. Tutti nodi che, se non verranno affrontati nei giusti tempi e con un confronto aperto con la rappresentanza e gli enti, rischiano di far naufragare un’esperienza di cittadinanza attiva tra le migliori che questo paese possa offrire. Noi non possiamo che rinnovare l'invito rivolto ai volontari e alla rappresentanza ad esprimersi tra le pagine del nostro giornale, che da sempre è un indipendente punto di riferimento per le cronache del servizio civile.

Seguirà nelle prossime settimane su Servizio Civile Magazine la pubblicazione di ulteriori approfondimenti riguardanti gli argomenti affrontati nel corso dell'assemblea. A parlare i delegati e rappresentanti del servizio civile.

Caporedattore Gianfranco Mingione

Redattore Daniele Santuliana