Assemblea regionale volontari Piemonte: “innamorati del servizio civile”

di Gianfranco Mingione

Ben 257 volontari hanno risposto all’appello della delegazione piemontese, partecipando all’assemblea “L’aMole x il Servizio Civile”, tenutasi a Torino  il 14  febbraio 2010. Con Corrado Castobello, delegato e rappresentante nazionale, ripercorriamo i momenti salienti dell’incontro: dalla Mole al “decalogo dei valori”. (Gianfranco Mingione)

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L’amore per il servizio civile. Metti una giornata particolare, come quella di San Valentino e di tutti gli innamorati, metti un luogo simbolico come la nebbiosa città sabauda, metti la grinta e la voglia di partecipare dei giovani volontari ed ecco che si realizza un’assemblea fatta di ben 257 persone: “Quando si ama veramente qualcuno? Quando lo si rispetta per quello che è! Questo è l’amore per il servizio civile che la Delegazione Piemonte dei volontari di Servizio Civile, composta dalla rappresentante regionale Mariangela Coniglio e dai delegati Corrado Castobello, Simone Scornavacca e Marcello Pinna, ha voluto trasmettere nel giorno di San Valentino, con l’assemblea svoltasi a Torino nella sala conferenze messa a disposizione dalla Regione Piemonte e con il contributo del TESC (Tavolo Enti di Servizio Civile)”.
Tra gli ospiti presenti, Leonardo Ferrante e Giada Stefani, dell’associazione “Un ponte per”, che hanno raccontato ai ragazzi presenti, l’iniziativa del Tavolo Interventi Civili di Pace di progettare per il Servizio Civile Nazionale nell’ambito della Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta.

Il “decalogo dei valori”. L’assemblea, sottolinea Corrado Castobello, è stata l’occasione per aggiornare i volontari sui temi d’attualità nazionale e sulle scelte politiche della Rappresentanza Nazionale: “Il decalogo dei valori venuto fuori alla X assemblea nazionale dei delegati è stato “girato” ai volontari piemontesi per testare il grado di condivisione e di sintonia tra i rappresentanti e i rappresentati”. Valori che non mancano, importanti perché molto sentiti: “Grazie alla facilitazione di Leonardo Ferrante (Un ponte per) i volontari piemontesi, per alzata di braccia ad altezze progressive, hanno così indicato il loro indice di condivisione dei valori:

CITTADINANZA ATTIVA

molto sentito

CONDIVISIONE/CONFRONTO

molto sentito

CRESCITA

molto sentito

LIBERTA’ DI COSCIENZA

poco sentito

PARTECIPAZIONE

molto sentito

PASSIONE

molto sentito

PERCORSO

sentito

RIVOLUZIONE CULTURALE NONVIOLENTA

poco sentito

SOLIDARIETA’

molto sentito

VOLONTARIETA’

molto sentito

Un’indice che “premia - afferma con soddisfazione Corrado - l’operato della Rappresentanza Nazionale ed è interessante come i valori CONDIVISIONE/CONFRONTO, CRESCITA E PERCORSO siano avvertiti dai volontari sin da subito”.

Gli interventi dei volontari. Numerosi gli interventi dei ragazzi dai quali sono emerse le difficoltà che spesso si trovano a vivere durante il servizio: “Gli interventi dei volontari si sono concentrati sulla crescita personale nell’approccio diverso con l’altro, sulla volontarietà spesso non valorizzata con il riconoscimento di competenze professionali, sulla frustrazione nel vedere in alcuni casi una mancanza di strumenti da parte dell’equipe che si ha attorno per migliorare il servizio del volontario e in generale quello dell’intervento stesso dell’equipe e su come il principio di Difesa della Patria sia più una riflessione dettata da valori personali che non da quello che concretamente si realizza con i progetti”.

Un percorso che appassiona. Corrado, ricorda poi quale sia stato uno degli aspetti più interessanti: “Ciò che emerso dal confronto con i volontari è che al di là del motivo per cui si decide di fare servizio civile, sin da subito il percorso appassiona e attua un cambiamento nel volontario anche per quanto riguarda le motivazioni che l’hanno spinto a fare domanda”. Infine, “Confrontandosi sui valori, giocando anche un po’ col tema della giornata, si ci si è fatta un’idea su chi sono i “pessimi amanti” e “i buoni pretendenti” dell’amore per il Servizio Civile”.

Con questa giornata i ragazzi del Piemonte hanno dimostrato di avere a cuore e nel cuore il servizio civile. Si sono apertamente dichiarati, ad un mese dal decennale di questa bella esperienza, degli ottimi amanti. Non resta che aspettare il varo dell’associazione di volontari ed ex volontari “Elle64”, alla quale ci si potrà associare liberamente, per far sì che l’anno di servizio civile sia un momento da non dimenticare e vivere come  esempio per tutta la vita.