Servizio civile. Referendum giugno: voto o non voto?

di Gianfranco Mingione

È atteso per questa settimana alla Camera il voto finale sul fatidico decreto che esclude i volontari in servizio civile e delle ong dalla possibilità di voto all’estero per corrispondenza. Intanto, dopo la dura presa di posizione dell’Anpas e dei rappresentanti del servizio civile, si registra anche una nuova interrogazione parlamentare presentata dall’on. Di Biagio (Fli), oltre all’appello ai deputati di Massimo Paolicelli, presidente dell'Aon. (Gianfranco Mingione)

votare-alle-urne Cresce sempre più il coro di voci contrarie che non riesce a comprendere da dove nasca la razio di non permettere e non favorire de facto l’esercizio di un diritto per i molti giovani impegnati all’estero. Un diritto che il nostro ceto dirigente politico sembra non voler riconoscere, perlomeno fornendo, se vi è ma non crediamo ci sia, una ragione per tale grave e potremmo dire incostituzionale atto governativo.

Perché per molti giovani impegnati in paesi europei ed extraeuropei è veramente difficile assentarsi anche solo per uno o due giorni in quel periodo e non si comprende come mai tale diritto non lo si possa esercitare recandosi presso la propria ambasciata ed impiegandoci quindi molto meno tempo per votare, non dovendo prendere bus, aerei, treni e metropolitane.

Intanto a non comprendere tali ragioni è anche l’on. Di Biagio (Fli) che critica fortemente il decreto: “Il Governo si riempie la bocca di pelle parole, di esaltazione delle libertà e dei diritti fondamentali ma quando si parla di voto e di referendum farebbe qualsiasi cosa per rallentarne il democratico svolgimento, come escludere tutto il servizio civile operante oltre confine dal diritto di voto al prossimo referendum”. Per tale motivo, si legge sempre sul blog del Deputato, “Fli ha presentato un interrogazione perché appare opportuno che il Governo ci dia delle spiegazioni e per quanto possibile consenta di modificare la norma di riferimento” (Fonte: aldodibiagio.blospot.com).

Non è da meno Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione obiettori nonviolenti, che attraverso un appello indirizzato ai deputati che si apprestano a discutere in Aula il decreto-legge n. 37/2011, chiede “di porre rimedio a questa ennesima grave dimenticanza del Governo nei confronti dei  giovani in servizio civile”. Specificando poi che “la Corte Costituzionale ha più volte ribadito come il servizio civile concorre alla difesa della Patria esattamente come quello militare, ma nelle scelte del Governo questo resta sempre e solo nella teoria”.

In chiusura del suo appello Paolicelli non risparmia una frecciata al Sottosegretario Giovanardi: “in tutta  questa vicenda stupisce la totale assenza del Sottosegretario Carlo Giovanardi, che ha la delega per il servizio  civile, forse troppo impegnato nel suo nuovo ruolo di censore dei Gay”.

(Fonte: Vita.it)