2000 battute per il servizio civile! La storia di Frà

di Gianfranco Mingione

Viaggio nell’Italia dei giovani del servizio civile. Francesco Terranova, ex volontario e delegato, racconta la sua storia di servizio, anzi, le sue due storie di servizio. La prima mai iniziata, specchio di un paese che alle volte non va, la seconda, quella giusta, fatta di passione e volontà che i giovani migliori del nostro paese hanno solo voglia di dimostrare: “abbiamo scambiato opinioni, sapori, risate condivisi con giovani di tutto il bacino mediterraneo”. (Gianfranco Mingione)

FrancescoTerranova

La mia storia di aspirante volontario del servizio civile inizia con un primo tentativo nel 2006, quando, ad un anno dal termine degli studi e specializzazioni varie, ho partecipato alla selezione per un ente, selezionato primo su 30 aspiranti e ottenendo un ottimo “successo” per essere “uno fuori dal coro” (molti degli aspiranti erano figli di impiegati o altro nell’ente in questione, ma questa è un’altra storia). Dopo 3 mesi dalle graduatorie, senza che il progetto venisse avviato, ho avuto una proposta di lavoro e ho rinunciato a quel progetto. Nel mese di giugno del 2007 ho riproposto la domanda con un altro ente, ho partecipato alla selezione e sono stato tra i 4 volontari del progetto “Attenzione e Solidarietà” in una vecchia scuola diretta a fini speciali per i servizi sociali. Dopo meno di un mese il servizio è stato avviato e con i colleghi abbiamo “risvegliato” da subito il vecchio ente, che ad oggi è ritornato a splendere come in passato. Con gli altri volontari abbiamo avviato un lavoro di “ristrutturazione” dell’ente, risistemando la biblioteca, avviando nuove attività e “studiando” come far risparmiare denaro all’ente, “vittima” di una obsoleta gestione amministrativa. Tutti spinti esclusivamente dalla stessa volontà di “fare bene”.

VolontariUdienzaPapaleNel corso della mia attività di volontario ho avviato un ulteriore percorso di specializzazione universitaria e, nello stesso tempo, ho iniziato ad approcciarmi alla libera professione, lascio immaginare al lettore le difficoltà nel reperire minuti nelle 24 ore!
La voglia di mettermi in gioco, la volontà di mettere a disposizione le mie conoscenze ed essere un punto di riferimento per un cambiamento costruttivo, mi ha portato a candidarmi ed essere eletto delegato regionale, da li la mia esperienza e visione del Servizio Civile mi ha cambiato davvero la vita. La dimensione Nazionale, il confronto su problematiche comuni, le nuove conoscenze e le amicizie nate nel corso del biennio resteranno sempre nel mio cuore. Nel mio cuore resteranno sempre le immagini della cinque giorni organizzata nel 2008 nella mia città con altri delegati (Rexpò), Amici, provenienti da tutta Italia, nel corso della quale abbiamo scambiato opinioni, sapori, risate condivisi con giovani di tutto il bacino mediterraneo.
Oggi, ad un anno dalla scadenza del mio mandato, mantengo vivi i rapporti con i delegati di tutta Italia, nei miei viaggi nella Nostra Bella Terra Unita non manca mai un SMS con il testo “Sono nella tua bellissima cittadina, prendiamo un caffè?”, inviato ad un “amico” conosciuto per caso in una avventura chiamata Servizio Civile.{jcomments on}