Contro la mininaja, Nonviolenti e sindacati di Polizia

di Daniele Santuliana

Critiche trasversali sul progetto “Vivi le Forze Armate”, l'esperienza di 3 settimane nell'esercito promossa dal titolare della Difesa La Russa, meglio nota come mini naja. Contestate anche le modalità ed i costi della parata della Festa della Repubblica. Nicola Tanzi, Sindacato Autonomo Polizia: “dubbia opportunità di istituire queste “colonie estive” di antica memoria che costano alle casse dei contribuenti quasi 20 milioni di euro nel triennio 2010-2012”. (Daniele Santuliana)

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Un articolo di Andrea Cuomo sul quotidano il Giornale celebra il successo della mini naja. Fortemente voluta anche quest'anno dal ministro La Russa, ha sfondato il muro delle ottomila domande pervenute, a fronte di duemilacinquecento posti disponibili. “Rispetto”, “ordine”, “parità”, ma anche “disciplina” e “onore”, questi i valori che i giovani ragazzi e ragazze che scelgono questa esperienza dicono di cercare: “in Italia c’è voglia di patria, c’è voglia di regole, c’è voglia di dovere”, conclude il suo articolo Cuomo. Forse, aggiungiamo noi, in Italia c'è piuttosto voglia di partecipare, di dare un senso alla propria vita, di sentirsi utili agli altri. Entrare nelle Forze Armate è certamente un'opzione valida. Purché non diventi l'unica opzione possibile in un contesto socio-economico bloccato, con tassi di disoccupazione giovanile pericolosamente vicini al 30%.

Ai giovani intervistati, il Giornale avrebbe forse potuto domandare quanti di loro, potendo scegliere, avrebbero preferito alle 3 settimane di mini naja i 12 mesi di Servizio Civile Volontario. Così come avrebbe potuto domandare al ministro perché, come scritto in un precedente articolo a firma del nostro capo redattore, si spendano ulteriori risorse per istituire un periodo di stage formativo presso le caserme, dal costo di circa 20 milioni di euro in 3 anni, quando già i giovani hanno la possibilità di arruolarsi in ferma breve e sperimentare cosa significhi servire la Patria da militari, per un periodo pari a quello del servizio civile (i giovani dai 18 ai 25 anni, possono compiere un periodo da Volontari in Ferma Prefissata ad un anno).

parata2giugno1000 a 21: la festa della diseguaglianza è servita. Giovani militari per 3 settimane e giovani volontari del servizio civile nazionale, si sono trovati spalla a spalla (metaforicamente) il 2 giugno a Roma. La Festa della Repubblica, da anni vocata alla rappresentazione dell'italico potenziale bellico, ha infatti visto la presenza di entrambi i contingenti. In proporzioni molto differenti però. A fronte di un migliaio di giovani della mini-naja che hanno affollato la tribuna d'onore, soltanto 21 volontari del servizio civile nazionale erano presenti in rappresentanza dei quasi 20.000 giovani che anche nel 2011 hanno scelto questa esperienza. Se la visibilità nell'era del web è importante, sarebbe da chiedersi, come mai al servizio civile è sempre toccato un posto impari all'interno di una sfilata di umili servitori della Comunità italiana. Come mai?

Una “cara” parata, una “cara” mini naja. A fare i conti in tasca al ministro La Russa sui costi della parata e della mini naja, ci hanno pensato Giulio Marcon e Massimo Paolicelli della campagna “Sbilanciamoci”. Venti milioni di euro in un triennio per le 3 settimane di “Vivi le Forze Armate”, a cui si aggiungono i circa dieci milioni destinati ogni anno alla sfilata dei Fori Imperiali. Cifre considerevoli, osserva il deputato del Partito Democratico Andrea Sarubbi nel suo blog, soprattutto se rapportate ai 24 milioni di euro che il Governo ha spalmato su 3 anni per rimpinguare l'esangue Fondo Nazionale per il Servizio Civile.

Il sindacato di polizia non ci sta. Malumori la mini naja ne suscita però anche negli stessi ambienti delle Forze Armate. Una ­­­­dura presa di posizione è arrivata anche dal Sindacato Autonomo di Polizia. Il segretario generale Nicola Tanzi parla in una nota di “dubbia opportunità di istituire queste “colonie estive” di antica memoria che costano alle casse dei contribuenti quasi 20 milioni di euro nel triennio 2010-2012”. Ben altro impiego potevano trovare quelle risorse, prosegue Tanzi, “ad esempio per far entrare in polizia tanti volontari in ferma prefissata o breve che attendono da anni di diventare agenti, oppure per impedire la riduzione del 30% dei servizi di pulizia dei nostri uffici e delle caserme dei carabinieri o ancora per non penalizzare i colleghi che stanno andando in pensione e che sono costretti ad uno “scivolo” di un anno”. Per poi chiedersi, in definitiva: "Chissa' se il ministro La Russa, grande sponsor della mini-naja, ci ha mai seriamente pensato...''. Sì, chissà se il ministro darà una seria risposta al riguardo.

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