Servizio Civile/Aon: “Vergogna, vergogna, vergogna”! Con i nuovi tagli al fondo si è decretata la sua morte

di Redazione

“Vergogna, vergogna, vergogna, è l’unica cosa che indignati possiamo gridare di fronte all’ennesimo taglio apportato con la Legge di Stabilità 2012 al fondo del Servizio Civile Nazionale”. E’ quanto ha dichiarato Massimo Paolicelli, Presidente dell’Associazione Obiettori Nonviolenti. (Redazione)

servizio-civile Comunicato stampa

“Chiedere le dimissioni del sottosegretario con delega al Servizio civile, Carlo Giovanardi – prosegue Paolicelli - sarebbe uno spreco di energie, infatti anche lui è impegnato con i suoi colleghi a tenere in vita un Esecutivo che palesemente sta togliendo ogni speranza di futuro per il nostro Paese.

Il Servizio civile ne è l’esempio più lampante. Infatti togliere fondi ad una esperienza come questa vuol dire: da un lato non dare speranza alle decine di migliaia di giovani che ogni anno vorrebbero avvalersi di questa opportunità per rendersi cittadini attivi ed aiutare il Paese nelle sue varie sfaccettature, dall’altro rinunciare ad un aiuto proprio in quei settori tartassati dai tagli del Governo!

Nel 2012 rispetto ai 113 milioni di euro previsti, sono rimasti nel fondo del servizio civile solo 68 milioni di euro, con un taglio del 39%, insufficiente anche a coprire i costi dei giovani partiti recentemente nel 2011 e che termineranno il loro servizio nel prossimo anno.

E’ palese che con queste premesse il servizio civile è destinato a morire.

Tutto questo è ancora maggiormente vergognoso se si pensa che contestualmente il Governo sta per gettare 15 miliardi di euro per l’acquisto di 131 cacciabombardieri F35. Chi difende la Patria, un cacciabombardiere o 50.000 giovani impegnati per l’assistenza, la salvaguardia dell’ambiente e dei Beni Culturali, nella Protezione civile e nella difesa dei diritti di tutti?

Ci appelliamo al Parlamento – conclude Paolicelli - affinché ripristini almeno i fondi tagliati ed al Capo dello Stato perchè alzi alta la sua voce affinché la politica si faccia carico di salvare questa forma di difesa della Patria senza armi”.

Roma, 31 ottobre 2011.