I giovani scrivono al Ministro Riccardi: attendiamo una sua risposta

di Francesco Gentile

Un gruppo di giovani in procinto di partire scrive al Ministro Riccardi. Potenza della rete. (Francesco Enrico Gentile)

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Fosse successo qualche anno fa la risposta sarebbe stata molto più lenta ma l’avvento del web 2.0 e la diffusione dei social network hanno portato, anche nel mondo del Servizio Civile, la velocità e la facilità delle interazioni che caratterizza l’attuale mondo della comunicazione.

Giovani selezionati, che abitano in città diverse e che svolgeranno, un giorno , il Servizio Civile all’estero hanno redatto, collettivamente , una lettera aperta al Ministro Riccardi in ordine al blocco del Bando 2012. Di seguito il testo della lettera.

Gentile Ministro Riccardi,

scriviamo a nome dei 18mila volontari vincitori del Servizio Civile per il bando 2011, poiché abbiamo appreso della sospensione dell’avvio dei progetti a causa della sentenza del Tribunale di Milano sulla discriminazione contenuta nei criteri di selezione dopo il ricorso di uno studente pachistano di 26 anni, da 15 residente in Italia. Vogliamo esprimere il nostro disagio e la nostra rabbia non perché la sentenza sia sbagliata o perché non vogliamo l’integrazione degli stranieri che risiedono nel nostro Paese da molti anni, ma perché non riteniamo giusto che 18mila persone, impegnante per il volontariato nel mondo, non possano svolgere il loro servizio nei tempi previsti e con organizzazioni già attivate, anche dopo aver rinunciato ad altre possibilità di lavoro e mettendo in crisi l'affidabilità del servizio civile italiano all'estero.

Siamo preoccupati dei danni subiti, materiali e morali che dovremmo affrontare per questa situazione e che ricadrebbero anche su tutte quelle persone, spesso molto bisognose, che usufruiscono dei servizi forniti dai volontari. Il buon senso vorrebbe che i nuovi criteri per l’accesso degli stranieri al Servizio Civile venissero inseriti nei bandi dal prossimo anno, perché di fatto il blocco attuale e l’eventuale riapertura delle domande e delle selezioni agli stranieri allungherebbe i tempi dell’avvio dei progetti, che quest’anno inizieranno anche con notevole ritardo a causa dei tagli ai fondi per il terzo settore: si rischierebbe di perdere completamente quest’anno di Servizio Civile e chi quest’anno ha vinto avendo raggiunti il limite massimo di età non potrebbe nemmeno partecipare l’anno prossimo.

Attendiamo fiduciosi che le istituzioni diano un'adeguata risposta alle legittime richieste avanzate con il prossimo bando e possano riattivare il nostro servizio civile nei tempi e modalità, anche di formazione, previsti.

Gruppo spontaneo di volontari selezionati per il Servizio Civile.