Nubi e interrogativi sul Servizio Civile

di Francesco Enrico Gentile

A poche ore dalla decisione della Corte di Appello di Milano di sbloccare il Bando 2012, un comunicato dell’ASGI riapre polemiche e ipoteca il futuro. (Francesco Enrico Gentile)

le_nubi_nuvole_alta_basse_medie_capodimonte_in_provincia_di_viterbo_nell_alta_tuscia Oggi tiriamo 18.000 sospiri di sollievo”ha scritto oggi una ragazza intervenendo in una delle tante discussioni che si sono sviluppate in questi giorni sul tema “ Bando di Servizio Civile 2012” bloccato.

In realtà, se è vero, come è vero, che la decisione di oggi della Corte di Appello di Milano, ha sospeso gli effetti della Sentenza del 9 gennaio e consentito quindi all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile di riprendere le procedure per l’avvio in servizio dei volontari, la vicenda è tutt’altro che conclusa.

Sono tante le zone d’ombra e gli interrogativi che incombono sul Servizio Civile e sulla vicenda specifica.

In un comunicato stampa diffuso oggi dall’ASGI, l’associazione di studi giuridici per l’immigrazione che ha seguito il giovane Syed nel suo ricorso, sono riportate una serie di informazioni che non rendono affatto sereno l’orizzonte. Anzi, notevoli nubi si addensano su un mondo, quello del Servizio Civile, ancora scosso dalla situazione senza precedenti.

La lettura del comunicato, infatti, pone una serie di interrogativi e domande.

In un punto si legge: “Restano fermi gli effetti della sentenza per quanto riguarda l’illegittimità dell’esclusione degli stranieri dal servizio civile nei prossimi bandi e a tale sentenza la Presidenza del Consiglio dei Ministri si dovrà attenere “.

Niente di risolto quindi, anzi. Una mannaia incombe anche sui prossimi bandi visto che l’unica strada percorribile, secondo l’ASGI, è una modifica del d.lgs. 77 del 2002. Su questo, il Ministro Riccardi che dice? C’è la volontà politica? O meglio, c’è la possibilità politica vista la variegata e a tratti contraddittoria maggioranza parlamentare che sostiene il Governo Monti?

Nel rivolgersi poi ai giovani aspiranti volontari l’ASGI, con sottile perfidia e un pizzico di malizia scrive:

Le associazioni ricorrenti colgono l’occasione per ribadire che i disagi e le ansie vissute in questi giorni dai volontari già selezionati ed in procinto di essere assunti in servizio non possono essere addebitate alle associazioni ricorrenti che avevano proposto la sospensiva del bando già al momento della presentazione del ricorso, in ottobre, quando le selezioni non erano ancora state effettuate, mentre nel corso del procedimento la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in qualità di parte convenuta, non ha mai fatto cenno allo stato di avanzamento delle procedure di selezione, confidando esclusivamente nel rigetto del ricorso.

Se la comprensione dell’italiano non ci difetta il messaggio è chiaro: i disagi arrecati non sono imputabili a noi ma ad una sottovalutazione della vicenda da parte dell’Ufficio Nazionale . Una bella tegola per l’UNSC, soprattutto in una fase di vacatio del direttore, funzione svolta pro-tempore da Paolo Molinari trovatosi, suo malgrado, a gestire una vicenda senza la solidità di un ufficio nel pieno della sua “forza” organizzativa e istituzionale.

Un tema comincia a diventare lampante: cosa dice il Ministro Riccardi di tutto ciò che è accaduto?

Per quanto intende ancora sottrarsi ad una valutazione pubblica e palese della vicenda?

Nel frattempo comincia a crescere la pressione perché venga nominato il nuovo Direttore dell’UNSC. Ultimi in ordine di tempo i Salesiani che in una lettera aperta chiedono “la nomina del nuovo Capo dell’UNSC”.