Servizio Civile e 2 giugno: monta la polemica.

di Francesco Gentile

In vista delle celebrazioni per la Festa della Repubblica ritorna la polemica sulla partecipazione dei volontari alla parata ai fori imperiali. Quest’anno colpo di scena: ritorna il passo militare. (Francesco Enrico Gentile)

parata_2_giugno Come ogni anno la partecipazione di una delegazione dei giovani in Servizio Civile alla parata in programma ai Fori Imperiali per celebrare la Festa della Repubblica è foriera di polemiche.

Da molti anni, infatti, veder sfilare i giovani in Servizio Civile tra i corpi militari del Paese ha prodotto distinguo, prese di distanza e reazioni negative.

D’altra parte la stessa scelta di celebrare la Festa della Repubblica con la sfilata militare non ha mai raccolto ampio consenso. Basti ricordare l’ex Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che decise di indossare, seppur nelle vesti istituzionali, una spilla pacifista pur comparendo nel palco d’onore dei Fori Imperiali.

Quest’anno, tuttavia, la polemica si arricchisce di una nuova puntata. Sul profilo Facebook dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, infatti, è stata pubblicata una foto delle prove a cui sono stati sottoposti i giovani partecipanti alla delegazione.

Nulla di strano, a prima vista. La solennità dell’evento, la presenza del Capo dello Stato richiedono ovviamente una preparazione e una cura dei dettagli.

Tuttavia prestando la necessaria attenzione si nota un particolare non da poco: i giovani sono intenti a marciare con passo militare. Assistiti da soldati, infatti, i volontari sono intenti ad esercitarsi nella marcia, passo cadenzato e braccio destro a ritmo.

Immediate le reazioni. Fania Alemanno, rappresentante dei volontari, si scatena sulla Rete, affermando: ”Vergogna. L'accordo tra ufficio nazionale e rappresentanza riportava la necessità di individuare un passo "cadenzato" che desse ordine ai ragazzi in sfilata. La richiesta esplicita era di non farli marciare -- non farli marciare -- richiesta accolta alla presenza del capo dell'UNSC. Ora la marcia, il braccio destro penzolante e l'attenti dei volontari. Dove è finita la dignità della difesa non armata?”.

Enrico Maria Borrelli, Presidente di Amesci e Portavoce dell’Associazione Obiettori Non Violenti, in una nota diffusa afferma: “Apprendiamo dalla Rete con stupore che in vista della parata del 2 giugno per le celebrazioni della Festa della Repubblica ai giovani del Servizio Civile sia stato chiesto di marciare con passo militare. 

La partecipazione dei volontari alla parata per la Festa della Repubblica ha senso se si consente al mondo del SCN di esprimere il valore civile e civico dell’impegno dei giovani. Irreggimentarli come fossero soldati rischia di richiamare un approccio culturale oramai superato dalla coscienza civile del Paese. Ci auguriamo che l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile voglia rimediare subito a quello che ci appare come un’iniziativa incomprensibile.”.