Assemblea Aisec. “Ci sentiamo impegnati nel romantico dovere - diritto di difendere la Patria”

di Redazione

Le parole di Fania Alemanno, Presidente di Aisec, pronunciate in apertura della prima Assemblea Nazionale dei giovani volontari ed ex volontari in corso a Roma. (Redazione)

BaP5E6cIEAA27Pz L'intervento di Fania Alemanno, Presidente di Aiesec:

"Fino a qualche tempo fa tutto questo era solo nel nostro immaginario, oggi è  realtà ! AISeC, la giovane Associazione Italiana Servizio civile, è impegnata nella prima assemblea nazionale, che avviene in un momento che potremmo definire critico, da gestire, un potenziale turning point per l’istituto che in qualità  di ex volontarie e volontari rappresentiamo. Noi, nonostante il nostro servizio sia finito da un pezzo, continuiamo ad essere e sentirci civiliste e civilisti, impegnati in quello che appare ormai un romantico dovere (e diritto) di difendere la patria in modo non armato e nonviolento.   Respiriamo una "impossibile sopravvivenza", almeno nell'immediato presente, della difesa della patria e del costrutto di cittadinanza.

Forse si sta chiedendo troppo al servizio civile. Non può questo strumento risolvere da solo anche la questione della cittadinanza quando, allo stesso tempo, tocca tenere dritta la barra sulla richiesta di dirottare su questo istituto di difesa civile (come lo definisce la corte costituzionale) le risorse che gli spettano, ma che la Difesa spende interamente nella preparazione della guerra ledendo un principio costituzionale.

Quello che chiediamo è chiarezza, nelle interpretazioni e nelle sperimentazioni del servizio civile in tutte le sue forme, ed una riforma di legge che definisca il sistema, chi ne fa parte e lo costruisce ogni giorno, riconoscendo il ruolo strategico nell’immediato e nel lungo periodo delle volontarie e dei volontari.

Il futuro ci riserva sorprese e speranze. Una la Garanzia Giovani e l’importante investimento sociale e civile che potrebbe rappresentare per chi non ha mai avuto possibilità  di vivere questa esperienza e, ci auguriamo, anche per chi come noi lo ha già  potuto fare e potrà  quindi vedersi riconosciuta la formazione acquisita nel corso del suo anno di servizio, potendo poi metterla al “servizio del servizio”.

Eppure, mentre siamo Intenti a definire cosa sia patria e chi debba o possa difenderla, mentre sospendiamo i progetti ed i sogni di migliaia di giovani donne e uomini che vivono, crescono e contribuiscono alla nostra patria, al nostro spazio sociale, amici di percorso ci salutano. E noi continuiamo il nostro cammino e la nostra avventura nel loro ricordo grazie alla forza che ci hanno trasmesso, con le loro parole ed azioni. Oggi un ricordo va ad uno dei  mentori della rappresentanza dei volontari in servizio civile nazionale, sostenitore del Servizio Civile Nazionale e dei suoi giovani, dei nostri progetti e dei nostri sogni.

Ciao Massimo!

Grazie a tutti quanti per essere qui, oggi, con AISeC."