Servizio Civile e stranieri: quale futuro?

di Katia Tulipano

Avvocati e Rappresentanza nazionale dei volontari tornano a far sentire la propria voce sul tema dell’apertura del Servizio Civile Nazionale agli stranieri. (Katia Tulipano)

interventi_giovani_stranieri_scuola_mode_f1_16192_originaley121 Dinanzi all’inerzia dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile che, all’oggi, non ha dato corso all'ordinanza del Tribunale di Milano in cui si ordina, entro 10 giorni dalla sua comunicazione, di modificare il bando per consentire l'accesso agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia e riaprire i termini per le candidature, ASGI - Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione e APN- Avvocati Per Niente hanno chiesto, in un comunicato, al Ministero per l’Integrazione che ha la delega per il Servizio Civile Nazionale, di riaprire "il bando per non causare ritardi nelle partenze dei giovani volontari".

Gli avvocati in prima linea nella battaglia legale per l’accesso degli stranieri al SCN considerano questa inerzia come “incompatibile non solo con l’obbligo della Pubblica Amministrazione (come di qualsiasi cittadino) di dare immediata esecuzione alle pronunce della magistratura, ma anche con le esigenze di funzionalità del servizio civile e con le aspettative di molti giovani”. 

Sulla questione si è pronunciata anche la Rappresentanza nazionale dei volontari di servizio civile.

“Una certa confusione aleggia sul Servizio Civile, su questo bando e sul futuro di una riforma della normativa – scrive la Rappresentanza - discrepanze cosi evidenti nell'applicazione della legge e differenti interpretazioni giuridiche non aiutano il sistema Servizio Civile, già messo in ginocchio da una progressiva diminuzione dei fondi e dai ritardi nella pubblicazione dei bandi”.

I Rappresentanti dei volontari chiedono, quindi, a Governo e Parlamento una soluzione definitiva al problema: “E’ il momento di riformare la legge, per la precisione quel Decreto legislativo n. 77/2002 che all'art. 3 prevede il requisito della cittadinanza italiana”.