VI Assemblea Nazionale dei delegati in servzio civile. Sc un valore universale di Pace

di Anna Laudati
L’augurio conclusivo dell’assemblea è stato quello che i valori dei quali sono portatori i ragazzi e le ragazze del servizio civile possano diffondersi e radicarsi nei territori dove oggi irrompe il bellicoso conflitto  israelo- palestinese (di Gianfranco Mingione)

assemblea_delegati_sc_1.jpgDal 23 al 24 gennaio 2008 si è svolta a Roma la VI˚ Assemblea nazionale dei delegati dei volontari in servizio civile. L’apertura dei lavori è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 23 gennaio alla presenza del Sen. Carlo Giovanardi, Sottosegretario di Stato con delega in materia di Servizio civile, dell’On. Leonzio Borea, Capo dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, di Dr. Licio Palazzini, Presidente della Consulta Nazionale e di Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile. 

Ad aprire i lavori dell’Assemblea è stato  l’On. Leonzio Borea che ha ricordato ai delegati il decreto firmato dal Presidente del Consiglio con il quale si è autorizzato, il 28 novembre 2008, l’Ufficio Nazionale ha creare un gruppo di lavoro volto a modificare l’attuale normativa. L’On. Borea ha sottolineato l’importanza di adeguare alla nuova cornice istituzionale la legge istitutiva del Servizio civile, risalente al 2001.

 

Il Capo dell’UNSC ha proseguito poi evidenziando il secondo risultato raggiunto dall’Ufficio con l’inserimento di un emendamento, nel decreto anticrisi dello scorso anno, con il quale si è tolta la contribuzione INPS per i volontari. Ha omaggiato poi le relazioni di medio mandato elaborate e consegnate dai Rappresentanti regionali e a tal proposito ha apprezzato il senso di responsabilità e  adesione sostanziale ritrovate nei contenuti di queste relazioni che saranno recepite, in molte parti, dal gruppo di lavoro istituito dall’UNSC all’indomani del 28 novembre 2008.

 

assemblea_delegati_2.jpgLa proposta di bozza che tale gruppo tecnico di lavoro redigerà sarà esposta – ha affermato l’On. Borea – anche ai Rappresentanti della Consulta Nazionale e presumibilmente vedrà la luce a fine febbraio di quest’anno: tale lavoro dovrebbe poi essere presentato come una bozza di legge delega da far passare in Consulta e successivamente da collegare come emendamento ad un’altra legge in Parlamento per accorciarne i tempi di presentazione e discussione. Nella fase conclusiva del suo intervento – l’On. Borea - ha poi ricordato ai delegati i prossimi appuntamenti che li vedranno testimoni: dall’incontro con il Papa – per il quale non è stata ancora fissata una data – all’evento realizzato di concerto con l’Avis e Civis, da realizzarsi, presumibilmente, nella settimana nazionale per la donazione del sangue.

 

 A rimarcare il delicato e critico momento storico che oggi il Servizio civile affronta, imprescindibile anche dalla crisi economica globale, è stato l’intervento del dott. Licio Palazzini, Presidente per la Consulta Nazionale per il Servizio Civile: “I giovani – ha sottolineato – restino al centro del servizio civile”. Atteso intervento anche quello del Sottosegretario di Stato con delega in materia di Servizio civile, Sen. Carlo Amedeo Giovanardi che, nel suo breve intervento, ha sottolineato come un anno di Servizio civile sia un anno guadagnato: “è il mio slogan preferito” – ha affermato Giovanardi – che ha poi continuato il suo intervento sostenendo che “fare il servizio civile è senza dubbio una scelta che implica in sé sacrificio e assunzione di responsabilità, da inquadrare in un’ottica di continuatività. I progetti di servizio civile consentono al giovane volontario di accumulare esperienza e formazione da poter impiegare anche successivamente allo svolgimento del proprio servizio: “È per questo una risorsa in più, un valore aggiunto per la società”.

 

Da notare la mancanza di un vero e proprio dibattito fra i delegati e i relatori tra i vari interventi, in cui questi ultimi si sono succeduti: vuoi per i tempi stretti, vuoi per un confronto condotto e impostato in maniera tendenzialmente unidirezionale da parte del parterre dei vari relatori. Uno spunto questo sul quale riflettere per la prossima assemblea, magari auspicando, la figura di un moderatore e intervenendo sui tempi della seduta, troppo ristretti.La giornata è poi proseguita con l’apertura dei lavori delle commissioni tematiche che si sono occupate di affrontare questioni delicate e problematiche in seno al servizio civile. Coordinate dai quattro rappresentanti nazionali, le commissioni hanno riguardato quattro aree di intervento: la prima commissione si è occupata delle analisi territoriali svolte dai rappresentanti regionali; la seconda di comunicazione e informazione; la terza dei temi riguardanti la riforma tecnica del servizio civile e la quarta ha discusso di servizio civile fra continuità e cambiamento.   La seconda e ultima giornata dell’assemblea è stata contraddistinta da intensi dibattiti dovuti alla discussione dei diversi punti contenuti nei vari documenti realizzati da ogni singola commissione. Un dibattito vivace e interessante, che ha visto i vari delegati e rappresentanti esporre le proprie idee in riferimento ai documenti realizzati. Ne è uscito un documento condiviso dalla quasi totalità dei delegati e approvato in quasi tutti i punti chiave originariamente messi a verbale dalle commissioni.Nel documento sono significativi i passi in avanti che la proposta, nella sua totalità, vuole avanzare nei confronti della Consulta Nazionale.

Ambito della rappresentanza: maggiore presenza e affiancamento dei rappresentanti e delegati uscenti verso quelli entranti; creazione delle consulte regionali di cui dovranno far parte i rappresentanti regionali; incentivare e sostenere la partecipazione alle elezioni per i delegati regionali con assemblee territoriali;Ambito diritti e doveri: una evoluzione e chiarificazione in merito alla definizione dello status del volontario: “Il Volontario di Servizio Civile – si legge nella proposta - deve le sue origini all’obiezione di coscienza e fonda le basi della sua opera nella difesa non armata e non violenta a sostegno della Patria contribuendo attivamente alla creazione e condivisione di valori comuni e fondanti dell'ordinamento democratico della Repubblica”. Grazie a questa specificazione si è determinato anche cosa non significhi essere volontario in servizio civile, spazzando il terreno da ogni dubbio o ambiguità sinora presenti: “Il VSC non è un lavoratore dipendente o a contratto dell’Ente, in quanto non percepisce stipendio, non è parte di un contratto di lavoro o gode delle tutele derivante dallo status di lavoratore; non è un semplice volontario, in quanto non è una persona che dedica occasionalmente alcune ore del suo tempo per azioni di solidarietà, ma si impegna a prestare la sua opera con continuità e secondo modalità prestabilite per tutto il corso dell’anno di servizio; non è un obiettore di coscienza, pur facendo propri gli ideali di non violenza.

assemblea_delegati_sc.jpgQuesti proposte sono solo alcune, forse fra le più significative, elaborate in seno alle commissioni e discusse poi in seduta d’assemblea. I due rappresentanti uscenti Francesco Diego Brollo e Gennaro Buonauro hanno evidenziato quanto siano importanti incontri come questi: “l’assemblea intermedia – ha affermato Francesco Diego Brollo - è un momento per riflettere sulla condizione del Servizio civile, così come è un momento importante per tirare le conclusioni dell’esperienza del servizio civile”. D’altrocanto Gennaro Buonauro ha posto in evidenza l’importanza  sulla coesione della rappresentanza: “I rappresentanti – ha affermato Buonauro – sono in quattro all’interno della Consulta Nazionale che è a sua volta costituita da quindici membri. È importante  a tal fine far uscire un’unica voce e a tal fine spero che i prossimi rappresentanti nazionali che verranno riescano a portare avanti questa strada per dare maggiore peso al nostro ruolo”. Ha concluso, poi, facendo chiarezza su un punto alle volte ancora frainteso dai delegati al momenti di esprimersi e esprimere la propria preferenza in fase elettorale: “I rappresentanti nazionali rappresentano “tutti” i volontari del servizio civile a livello nazionale”.

Un’esperienza significativa e da non sottovalutare anche per Carmelo Interisano e Giuseppina Ascione, i due rappresentanti nazionali eletti lo scorso anno: “l’assemblea – ha affermato Interisano – è un opportunità di vedere come si manifesta l’interazione interna – fra i delegati e i rappresentanti – ma rapresenta anche l’opportunità di comprendere come si sviluppa la rappresentanza e il servizio civile”. Per Giuseppina Ascione, la più giovane delegata a sedere in Consulta oltre che la prima donna a ricoprire questo ruolo, “l’assemblea nazionale dei delegati è una reale opportunità di confronto per chi, come noi, vive il servizio civile. I giovani – ha proseguito - sono la vera anima del Servizio Civile ed è giusto che il miglioramento di questa straordinaria realtà passi anche attraverso di noi”.

Non nasconde le prime difficoltà incontrate, dovute anche al suo essere una donna: “Non nascondo che per me è stato più difficile conquistare la fiducia dei miei colleghi “consultini” e degli altri delegati; e in più sono una ragazza, da subito mi sono sentita tutti gli occhi puntati addosso. Per diverse motivazioni un pò tutti hanno cominciato ad interessarsi a me. Dal grande affetto e soddisfazione dimostratimi da subito da tutti i funzionari dell’ UNSC, alla grande curiosità venuta fuori da alcuni media, posso dire di aver provato anche io, nel mio piccolo, quella curiosità che ancora oggi le donne suscitano quando occupano una carica rappresentativa. Devo ringraziare anche gli altri Rappresentanti Nazionali e i delegati che in questi mesi mi sono stati vicini e mi hanno sostenuta se oggi non vi sono più pregiudizi e siamo un gruppo unito, propositivo, con grande voglia di fare”.

A conclusione dei lavori l’assemblea ha espresso un augurio affinché i valori dei quali sono portatori i ragazzi e le ragazze del servizio civile, come la cultura della pace e della non violenza, possano diffondersi e radicarsi nei territori dove oggi irrompe il bellicoso conflitto  israelo- palestinese.