Servizio Civile Europeo: per il Ministro Poletti la parola d’ordine è coerenza

di Katia Tulipano

Intervistato da ServizioCivileMagazine a conclusione dell’evento di Milano sul Servizio Civile Europeo il Ministro del Lavoro spiega quali saranno le prossime mosse nell’azione del Governo. (Katia Tulipano)

poletti_ansa_436 A chi si chiede cosa accadrà dopo l’incontro “Rigenerare la partecipazione. Giovani e servizio civile in prospettiva europea” organizzato dal Ministero del Lavoro nell’ambito del semestre europeo a guida italiana Giuliano Poletti risponde con una sola parola: coerenza.

“Dobbiamo assicurare prima di tutto coerenza su un piano nazionale agendo nel senso di far si che le cose che ci siamo detti accadano” ha dichiarato il Ministro Poletti a ServizioCivileMagazine “affinchè ciò avvenga –  aggiunge il Ministro - bisogna mettere in rete tutti gli strumenti che in Italia coagiscono su questo versante”

Ma il livello nazionale non è sufficiente, soprattutto in un momento storico come questo che vede l’Italia al timone dell’Europa fino al prossimo dicembre. “E’ necessaria una coerenza anche nella dimensione europea” afferma Poletti. “In sei mesi non siamo certo in grado di cambiare le cose, ma abbiamo lanciato la discussione su una serie di temi quali la partecipazione responsabile dei cittadini, l’economia solidale, l’impatto sociale degli investimenti. Il nostro compito sarà quello di tenere il punto nelle diverse sedi europee” precisa il Ministro. “Questo è il primo semestre europeo dopo l’elezione del Parlamento e della Commissione: se si riesce a mettere in agenda degli argomenti, come abbiamo fatto noi, è più probabile che nel tempo queste istituzioni li affrontino e gestiscano” spiega Poletti. “La nostra seconda azione sarà poi quella di dare continuità nel passaggio di testimone offrendo ai nostri successori massima disponibilità e collaborazione”