CNESC: "Dopo il Taglio ai fondi per il Servizio Civile Nazionale il Governo accolga l'emendamento dei Deputati"

di Katia Tulipano

La reazione della CNESC ai tagli al Fondo Nazionale Servizio Civile contenuti nella Legge di Stabilità: "Un segnale gravissimo". (Katia Tulipano)

logo_cnesc Con un comunicato diffuso oggi la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile dichiara di aver “scoperto”con stupore che lo stanziamento previsto dal Governo per il Servizio Civile Nazionale per il 2015 non solo non era aumentato, in vista del passaggio al Servizio Civile Universale dal 2017, ma addirittura ridotto di 8 milioni rispetto a quanto previsto con l’ultima legge di stabilità per il 2015 e di ben 40 milioni rispetto allo stanziamento per il 2014.

“Fra le varie conseguenze di questo taglio del 37% di risorse” spiega la CNESC “c’è anche la porta chiusa per 1500 giovani che erano stati inseriti nella programmazione 2014-2015 fatta dal Dipartimento della Gioventù e SCN e che sarebbero esclusi. Con i 65 milioni attualmente previsti non solo è compromesso il passaggio al SCU ma è ricacciato nella pura sopravvivenza anche il SCN dopo tanto parlare, anche agli altri Stati Europei,  di questa bella esperienza”.

“Un segnale gravissimo” dichiara la CNESC “Si rafforza l’impressione che un conto sono gli annunci, a cui abbiamo creduto, ed un conto sono le scelte di sostanza che rischiano di passare sotto traccia. Ci impegneremo con forza perché l’opinione pubblica conosca con trasparenza quello che sta accadendo”.

La Conferenza Nazionale Servizio Civile non ha fatto attendere la sua reazione. E’ immediatamente scesa in campo insieme al Forum nazionale Servizio Civile e agli altri attori di questo mondo “per richiamare ogni istituzione alle sue responsabilità e con soddisfazione abbiamo trovato ascolto in molti deputati di vari partiti, interessati quanto noi, alla buona salute del Servizio Civile Nazionale”. Grazie a questa mobilitazione è stato depositato un emendamento in Commissione Bilancio che prevede di dotare il fondo nazionale del servizio civile per il 2015 di 200 milioni complessivi e “per questo ringraziamo i numerosi Onorevoli che lo hanno sottoscritto”. “In tal modo – spiega la CNESC- sul piano politico riprende coerenza e concretezza il percorso verso il Servizio Civile Universale e sul piano pratico potranno essere messi a bando tutti i progetti Italia e Estero depositati lo scorso 31 Luglio per permettere a più di 40.000 giovani di vivere l’anno di servizio civile nazionale, a cui si aggiungono i circa 10.000 del servizio civile in Garanzia Giovani”.

Adesso la palla ritorna al Governo.  La CNESC si attende “che sostenga l’emendamento per coerenza facendo scelte per i giovani, per la giustizia e solidarietà sociale, per la promozione della pace”.