Volunteer, make a difference: L’Unione Europea rilancia il volontariato

di Alessandra Campanari

Con il 2011 l’Europa entra nell’anno del volontariato e rilancia proposte di solidarietà. Obiettivo: far conoscere e stimolare nei più giovani e meno giovani il desiderio di diventare volontari e rendere omaggio a coloro che consacrano il proprio tempo ad aiutare gli altri. (Alessandra Campanari)

anno_del_volontariato Come ormai sarà noto a molti di voi, il2011 è l’anno europeo del volontariato. Dal 1983, ogni anno l’Unione Europea sceglie un tema d’azione al fine di sensibilizzare i cittadini europei e richiamare l’attenzione dei governi nazionali su una determinata questione. Tema di quest’anno il volontariato “che fa la differenza”e che festeggia, tra l’altro, i suoi dieci anni dal primo”Anno internazionale del Volontariato”.

Fortemente voluto nel 2001 dalle Nazioni Unite per incoraggiare le persone a dare il proprio contributo, tra gli obiettivi del 2011: creare condizioni favorevoli al volontariato; fornire agli organizzatori gli strumenti per migliorare la qualità delle attività solidali; aumentare il riconoscimento dei progetti di volontariato; promuovere una partecipazione attiva dei cittadini, non solo all’interno dei propri confini territoriali, ma in tutto lo spazio europeo. 

Se spendiamo qualche secondo a riflettere su quest'ultimo punto, ci accorgiamo subito che il mondo del volontariato, oltre a fornire un’esperienza umana di altissimo valore per se stessi e per gli altri, si presta anche ad esaudire le esigenze di chi intende fare un’esperienza all’estero in uno dei 27 paesi membri dell’Unione Europea.   

I settori in cui è possibile offrire il proprio contributo sono i più vari e presentano mille sfumature: ambiente, arte, cultura, giovani, servizi sociali, sport, per non parlare poi delle attività concrete a tutti gli effetti come ad esempio la possibilità di accompagnare ragazzi diversamente abili in erasmus, l’opportunità di contribuire allo sviluppo di coltivazioni biologiche, l’occasione di assistere malati di Aids e molto, molto di più.

Il volontariato, per definizione, è un'attività libera e gratuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Nasce per abbattere barriere e confini, anche quelli territoriali, ed è questo il caso delle proposte di volontariato internazionale che rappresentano un’ottima occasione per esplorare il mondo, socializzare con altri ragazzi, prestare servizio presso un’organizzazione umanitaria e contribuire a migliorare la società facendosi agenti di cambiamento. 

Esistono ben 5 differenti possibilità di vivere un’esperienza di solidarietà oltre la propria frontiera: campi di lavoro, servizio volontario internazionale, servizio civile nazionale all’estero, servizio volontario europeo ed esperienze con istituzioni internazionali.

Aderire ad un progetto di volontariato all’estero è quindi un'occasione altamente formativa perché permette di confrontarsi con tradizioni, culture e stili di vitadifferenti e potenziare la conoscenza di una lingua diversa dalla propria, ma è soprattutto un viaggio che ti cambia la vita. È un’esperienza che arricchisce il volontario di conoscenze personali e professionali spendibili nel corso della propria esistenza perché offre un’opportunità di crescita senza precedenti, aumenta la propria visione critica verso la realtà sociale e insegna a guardare le cose da un altro punto di vista, il tutto mettendo semplicemente e proficuamente a disposizione il proprio tempo per aiutare gli altri.  

Il volontariato è un’esperienza per se stessi e non per gli altri nella misura in cui ciò che si riceve in cambio è molto di più di quello che si dà.

Se quello che cerchi è di sentirti utile al resto della società e vivere un’esperienza di cambiamento “La tua energia spandi in tutto l'universo, tu, che dalla sofferenza fai un ragionar di vita” - Alessandro Manzoni. 

Visita il sito: http://europa.eu/volunteering/it/home2.