Casal di Principe, inauguarata “Casa Lorena”. Da villa di un super boss a centro di accoglienza per donne maltrattate

di Ornella Esposito

Il 12 Marzo sono stati inaugurati nella terra dei casalesi, il Centro antiviolenza e la Casa per donne maltrattate “Lorena”. ServioCivileMagazine, che per tutto il mese di Marzo dedicherà particolare attenzione alle tematiche riguardanti le donne, ha intervistato la responsabile della struttura, dott.ssa Francesca Guarino. (Ornella Esposito)

casa_lorena L’apertura della casa di accoglienza “Lorena”, per donne vittime di violenza, è una bella notizia per due motivi. Il primo, è che da lunedì scorso esiste un luogo dove è possibile ricevere protezione dai partener violenti, il secondo, è che nasce grazie al riutilizzo di un bene confiscato alla camorra, non l’unico nella terra di Gomorra.

“Casa Lorena” è gestita dalla Cooperativa sociale E.V.A., in partenariato con il consorzio Agrorinasce e la Cooperativa sociale Dedalus, che da anni lavora, sempre nel casertano, per il contrasto alla violenza di genere. L’immobile, confiscato al capozona dei casalesi, Dante Apicella, è stato ristrutturato ed arredato grazie al finanziamento della Fondazione Vodafone.

All’interno della struttura, che può ospitare sei donne anche con figli, opera un’equipe di diverse professionalità tutta al femminile. Fiore all’occhiello della casa è la cucina, volutamente industriale. L’idea - spiega la responsabile - è quella di puntare sull’orientamento professionale ed il reinserimento lavorativo, vera e propria chiave di volta del percorso di autonomia delle donne vittime di violenza. La cucina industriale, infatti, servirà ad impiantare un’attività lavorativa di catering non solo per le ospiti della casa, ma anche per le altre donne del territorio.

Ne parliamo con Francesca Guarino, psicologa e responsabile della struttura di accoglienza: