Sociale, Campania: arriva il premio per i protagonisti del mondo del volontariato

di Feliciana Farnese

Pasquale Antonio Riccio: “L’intento è di premiare uomini e donne che con il loro impegno testimoniano che la speranza, il rispetto delle persone, la formazione delle giovani generazioni e l’aiuto dei più deboli non sono semplici parole, ma azioni concrete”

premio

Venerdì 16 febbraio alle ore 18, tra le mura intrise di storicità e sacralità della Sacrestia del Vasari della chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, l’associazione Progetto Alfa, con il Patrocinio morale dell'Arcidiocesi di Napoli, del Consiglio Regionale della Campania e del Comune di Napoli, darà il via alla prima edizione del “Premio Testimonianza”.

Con l’intento di coinvolgere la cittadinanza in una serata di cultura e di riflessione sul valore della partecipazione l’associazione Alfa premierà i principali protagonisti della Campania che eccelle, come l’imprenditore Paolo Scudieri, il caporedattore del Tgr Antonello Perillo, il presidente Aci Antonio Coppola, il direttore del Santobono Annamaria Minicucci, insieme a nomi dell'università, della magistratura, dell’associazionismo e un riconoscimento particolare a un giovane volontario. Un premio speciale sarà dedicato all’Arcivescovo metropolita Crescenzio Sepe conferito dal comitato scientifico, presieduto dall'avvocato Gennaro Famiglietti e composto da Annamaria Colao, Gianmaria Ferrazzano, Patrizia Napolitano e Katia Tulipano.

All’indomani di questo importante appuntamento per il Terzo Settore campano ServizioCivileMagazine ha intervistato il presidente di “Progetto Alfa”, Pasquale Antonio Riccio.

Da cosa nasce questo l’idea di questa iniziativa?
L’idea del Premio nasce dalla voglia di cominciare a riflettere non solo su quanto di negativo vi sia nelle comunità in cui viviamo, ma quante siano le storie positive e gli esempi da poter seguire. Tali storie ed esempi vanno indicati e raccontati a tutti, principalmente ai giovani, per scuoterli dal pessimismo: sono la testimonianza concreta che non tutto è perduto e che ci sono persone impegnate quotidianamente, nei più svariati settori, ad aiutare gli altri e costruire una società migliore.

Il volontariato come fattore di crescita dei territori e dei giovani quindi. In particolare dei giovani! Il volontariato ricopre a mio avviso un ruolo fondamentale per la crescita interiore dei giovani e può recitare un ruolo decisivo per la formazione di una personalità non chiusa su se stessa, ma aperta all’altro ed al miglioramento delle condizioni date dei contesti in cui ci si ritrova a vivere. È sempre bello vedere giovani che si attivano nelle realtà associative quotidianamente, eppure bisogna avere anche la capacità di operare affinché il volontariato non sia solo un momento di aiuto all’altro - in qualsiasi termine esso si svolga - ma possa essere anche un’attività in grado di far acquisire competenze, magari certificate, che i giovani - ma anche i meno giovani - possano utilizzare nel mondo del lavoro o comunque nel proprio privato. Bisogna considerare sempre che voler aiutare va bene, ma occorre saperlo fare bene. Almeno tentare di farlo!

Quale altri progetti avete in cantiere?
Progetto Alfa opera da 12 anni seguendo un’unica strada maestra: provare ad impegnarsi con serietà ogni giorno e con costanza d’animo per affermare un modo alternativo di essere rispetto a numerosi modelli dominanti che vedono trionfare l’apparenza, il disimpegno e il rifiuto delle responsabilità. Progetto Alfa vuole invece continuare a praticare la cultura della cittadinanza attiva e responsabile. Lo ha fatto e continuerà a farlo, partendo dal territorio in cui opera, fino ad arrivare, con le ultime iniziative cui stiamo lavorando, all’Europa.