Bullismo, Agenzia Giovani: 84 progetti per contrastarlo

di Redazione

Bullismo e cyberbullismo continuano ad essere purtroppo emergenze sociali molto forti ma è positivo riscontrare che i giovani siano i primi ad occuparsene

bullismo I numeri parlano chiaro. Tra il 2018 e il 2019, infatti, l’Agenzia ha finanziato 84 progetti su questi temi con un impegno di 1 milione e 438mila euro, in cui sono coinvolti 1606 tra ragazze e ragazzi, 231 dei quali provenienti da contesti svantaggiati e con minori opportunità. Grazie ad una delle giovani proposte come Marco Sentieri con il brano ‘Billy Blu’, l’argomento è tornato di grande attualità anche al Festival di Sanremo. Proprio durante la kermesse canora è stato presentato sul tema il cortometraggio in realtà virtuale patrocinato dal titolo ‘La Stanza’ con Michele Placido e diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo.

Ad affermarlo è Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, alla vigilia della giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, il quale ricorda che:

“Tra i progetti finanziati c’è quello dell’Associazione Leonardo di Salerno con l’obiettivo di sviluppare il tema della cittadinanza digitale, da un lato offrendo strumenti nell’ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio, da un altro fornendo agli youth workers una formazione che possa garantire occupabilità e capacità di mentoring nei confronti della componente giovanile che si rivolge alle loro organizzazioni”.

Tra le altre iniziative, a Sinagra, in Sicilia, si segnala il progetto “Narciso” per dare ai giovani partecipanti la possibilità di utilizzare la fotografia sulla rete in modo alternativo all’attività del selfie rappresentando il proprio corpo in forma artistica, senza demonizzare i linguaggi multimediali ma offrendo valide e stimolanti alternative al loro utilizzo.

Ad Acquasporta, in Umbria, è stato finanziato un progetto che fornirà ai giovani i principali strumenti conoscitivi e tecnici per garantire una navigazione in internet consapevole, sia sul personal computer che su smartphone, con particolare riguardo al fenomeno della privacy in relazione ai social network e alle community.

(Fonte:Ang/Fonte Foto:Psicologia Contemporanea)