Partito Virtutes Agendae: si discute di economia e del valore del denaro

di Andrea Pellegrino

Parte l’edizione 2013 di Virtutes Agende presso il Centro Culturale Elsa Morante, all’Eur – Roma. Nel primo dibattito si confrontano il Cardinale Velasio De Paolis, già Prefetto per gli Affari economici della Santa Sede, e Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell’Associazione Bancaria Italiana. (Andrea Pellegrino)

virtutes_agendae Parte presso la splendida location del Centro Culturale Elsa Morante di Roma, si è svolto oggi pomeriggio il primo dei dibattiti in programma per l’edizione 2013 di Virtutes Agendae promosso dal Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiane. Al dibattito “Denaro. Sterco del Demonio?”, moderato da Claudio Marsilio, architetto, blogger e scrittore, sono intervenuti il card. Velasio De Paolis, già Prefetto Affari economici della Santa Sede e Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Le dinamiche del profitto fine a se stesso hanno influenzato logiche proprie non solo del mercato, ma di tutte le altre sfere, comprese le relazioni umane e sociali. Possiamo ancora sottrarci a queste logiche o possiamo solo migliorarle? Il denaro può avere un uso morale? E qual è il rapporto tra etica ed economia? Su queste domande è stato costruito un dibattito interessante ed avvincente che ha portato per mano i partecipanti in un percorso che ha toccato temi sociali ed economici molto importanti.

virtutes_foto_convegno_17.1“L'uomo ha bisogno di una sorgente più grande e più forte del denaro – ha dichiarato il card. Velasio De Paolis - che non deve diventare il nostro Dio. Il commercio è necessario per la vita quotidiana, ma il profitto non deve diventare idolatria”. Anche Giovanni Sabatini ha sottolineato l'importanza dei valori, fondamenta della società: “Dobbiamo ripartire dal risparmio e dalla famiglia, valori su cui si è fondata la prosperità dell'Italia”.  Importante anche “lo sviluppo sostenibile, sul quale le banche dovrebbero orientarsi”. Giusti “il salario minimo garantito ed i sussidi di disoccupazione”, ma sempre “tutelando l'uomo più che il lavoratore, anche nella prospettiva di aprire ai giovani il mercato del lavoro”.

Insomma, se è vero che il denaro e le logiche economiche sono indissolubilmente legate alle nostre vite e, in qualche modo, alle nostre coscienze, è anche vero che, per usare le parole dello stesso card. De Paolis “Il profitto non deve diventare idolatria”.