Democrazia è partecipazione. A Virtutes Agendae si parla di politica

di Andrea Pellegrino

Rifondare la democrazia ripartendo dalla partecipazione dei cittadini. Questa la considerazione che ha accomunato le dichiarazioni di tutti i partecipanti al dibattito di oggi pomeriggio a Virtutes Agendae. (Andrea Pellegrino)

virtutes_agendae_foto_convegno_18 Nella seconda giornata di dibattiti di “Virtutes Agendae” si parla di democrazia e politica con il “moderatore-agitatore” Luca Pautasso (giornalista dell’Opinione), Pietro Barbieri (Presidente della FISH onlus e probabile futuro portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore), Nicola Procaccini (Sindaco di Terracina ed esponente del Movimento Fratelli d’Italia), e con Manlio Contento (Deputato del PdL).

Le elezioni e il futuro della politica italiana al centro del dibattito aperto da uno spezzone di “Fantozzi subisce ancora” in cui il celebre ragioniere è alle prese con una scelta elettorale che sicuramente avrà effetti sul suo vivere quotidiano: scene d’altri tempi ma neanche troppo, insomma, che regalano alla platea un riso amaro che dice molto del clima nel quale ci si sta preparando a questa tornata elettorale.

Un dibattito dai toni pacati nonostante le domande incalzanti che hanno tentato di mettere in difficoltà i relatori su diversi temi: dalla dipartita dei partiti alla partecipazione della società civile alla prossima contesa elettorale.

E così ci si trova immersi in un dibattito di circa due ore dagli alti valori che, però, poco ha da spartire con le tragicomiche situazioni che troppo spesso le pagine di cronaca e politica (se non di gossip) sia costretti a leggere sulla nostra classe dirigente e politica. Si ha così la possibilità di sentir parlare un sindaco (Procaccini) che racconta delle mille e concrete difficoltà che si hanno a governare un territorio ed una comunità di cittadini, ma anche un deputato (Contento) che racconta di quanto urgente sia far fare alla politica ed ai politici un nuovo salto di qualità verso quei valori che dovrebbero essere gli unici fari dell’agire di chi è chiamato a governare la cosa pubblica.

Barbieri alla domanda sulla su una sua eventuale candidatura risponde: “La politica può essere fatta in tanti luoghi anche al di fuori dei partiti politici, l’importante e’ credere in qualcosa e lottare per questo”. Intervenedo poi sulla campagna contro i falsi invalidi, Barbieri ritiene “fuorviante e assolutamente inefficace” poiché “il numero dei falsi invalidi è irrisorio” se si calcola che “su circa 1.600.000 indennità di accompagnamento sono stati fatti circa 800.000 controlli che hanno scovato 1.500 casi di falsi invalidi (pari allo 0.06% del totale)”.

Particolare attenzione è stata poi data al tema del rinnovamento della classe politica italiana. Un tema, questo, su cui molto si è detto ma ancora troppo poco si è fatto in tutte (o quasi) le formazioni politiche che si candidano a governare il nostro paese.