World Forum, l’Associazione Jerry Masslo interviene sui diritti violati

di Ornella Esposito

Presente al World Forum l’associazione “Jerry Masslo”, da oltre vent’anni in prima linea per la difesa dei diritti dei migranti, e contro il condizionamento della camorra. (Ornella Esposito)

renato_natale Diritti dei bambini, dei migranti, delle persone che vivono nei territori oppressi dalla camorra. Diritti proclamati e diritti violati. Al World Forum for Child Welfare l’Associazione Jerry Essan Masslo, così chiamata in onore di un uomo africano ucciso anni fa per un banale furto, da oltre vent’anni lavora nelle terre di Gomorra per promuovere i diritti dei migranti, in particolare alla salute. Non solo. 

L’associazione è in prima linea nella lotta alla camorra, ed è uno dei massimi artefici della “rivoluzione” culturale in atto nella città di Sandokan. Intervista a Renato Natale, già Sindaco di Casal di Principe durante l’uccisione di Don Peppe Diana, e presidente dell’associazione “Jerry Essan Masslo”.

Di cosa si occupa l’Associazione Jerry Maslo?
L’Associazione si occupa immigrazione, di difesa dei diritti umani. Considerando che dalle nostre parti la presenza degli immigrati è molto alta,basti pensare che 1/3 della popolazione di Castelvolturno è costituita da immigrati ,è chiaro che è fondamentale ingaggiare una battaglia in difesa di queste popolazione.

Voi operata in un contesto molto difficile, nella terra di gomorra dove i diritti vengono costantemente violati. Qualcosa pare che però stia cambiando. Secondo lei, cosa e come?
Innanzitutto la coscienza delle persone, che oramai in modo massiccio hanno capito che la legalità non è solo qualcosa di eticamente giusto ma che sia qualcosa anche conveniente. L’illegalità ha portato un disastro ambientale.
All’interno di questa presa di coscienza collettiva ci sono poi alcune avanguardie che lavorano anche per un’economia diversa contrapposta a quella criminale.
L’economia criminale è basata essenzialmente sull’arroganza, sulla prepotenza e sulla violenza. La nuova economia, che ci piace definire “sociale”, è invece basata sui principi della solidarietà.

In uno scenario economico e sociale così difficile come quello attuale, come si difendono i diritti dei bambini e dei giovani ad una vita libera?
È possibile facendo riferimento ad una delle grandi virtù del popolo meridionale che è quella di creare e gestire le relazioni umane. La camorra ha provato a chiudere in casa la gente e per molto tempo ci è riuscita, interrompendo o rompendo queste relazioni. Oggi, con un processo di liberazione, la gente recupera questa sua capacità per cui la solidarietà e la difesa dei diritti si fonda su questa capacità, tipicamente meridionale, di abbracciare e sostenere chi vive il disagio. Dobbiamo però dire, purtroppo, che in questo sono le Istituzioni ad essere carenti. Un nostro caro amico, venuto dall’Emilia a darci una mano perché innamorato della nostra terra, ci faceva notare proprio come chi era deputato a rappresentarci non era in grado di farlo.

In questo Forum sono molte le Istituzioni. Voi cosa vi aspettate?
Stamattina, ascoltando gli interventi istituzionali, ho ripensato ad un intervento fatto la scorsa settimana ad un incontro a Napoli, sui diritti umani. Tutti siamo bravi a parlarne ma nessuno in grado di impegnarsi.
Basti pensare che circa 30.000 persone sono morte nel mediterraneo.
I debiti che i Paesi del Sud del mondo hanno nei confronti del Nord sono debiti che pagano i poveri e i bambini.
Alle parole devono seguire sempre e in ogni caso i fatti. Ciascuno di noi si senta sentito in causa, modificando i propri comportamenti.