Roma. “Mandiamoli in T!LT” - Un flash mob per dire basta

di Chiara Matteazzi

È stata una mattinata diversa dalle altre, quella di oggi a Piazza Montecitorio. Muniti semplicemente di scatoloni, scritte e voglia di cambiamento, i giovani di T!IL hanno simbolicamente abbattuto la prigione che ingabbia il nostro Paese da troppo tempo. (Chiara Matteazzi)

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Dopo aver costruito un muro di cartone, e averci appiccicato sopra le “macchie” moderne che corrompono e corrodono la società attuale – razzismo, casta, guerra, mafie, P4, baroni,.. – i giovani di T!LT hanno aspettato lo scoccare del mezzogiorno per scagliarcisi contro, fare a pezzi questa prigione che ingabbia le nostre possibilità, la nostra creatività, il nostro desiderio di politica sana a veramente fatta con e per tutti.

Certo, nessuna reazione dal palazzo, baluardo intoccabile, ma il fragore degli applausi che si è levato tra i partecipanti, i passanti, e persino tra i turisti, tra cartoni stracciati e fragorose risate, è un segno incontestabile di quanto fosse condiviso il sentimento che ha animato e ispirato questo flash mob.

flash_mob_tilt_04L’intento dell’iniziativa era, oltre che simbolico, anche pratico. Con essa hanno fatto la loro comparsa nella scena i ragazzi di T!LT, spazio di riflessione e di confronto, composto da giovani di tutta Italia uniti dal “desiderio di uscire dalla frammentazione e di costruire un progetto politico della sinistra partecipato e aperto”.

Tra di essi, ecco la voce di Maria Pia Pizzolante, giovane militante di SEL e tra le fondatrici della rete T!LT: “ Abbiamo creato questa rete perché vogliamo mandare il tilt questo sistema che ci tiene ingabbiati, per questo oggi abbiamo abbattuto questa prigione fatta di precarietà, sessismo, razzismo, caste, privilegi, mafie, violenze di stato. Noi pensiamo invece che un altro mondo e un altro sistema sia possibile e per questo vogliamo mandare in tilt quello esistente e costruirne noi uno nuovo”.

flash_mob_tilt_03E proprio con l’intento di ragionare e riflettere su una alternativa possibile è stato organizzato il “Tiltcamp” che si terrà a Roseto degli Abruzzi dal 31 agosto al 4 settembre. 

Come spiega il manifesto della rete, il “tilt” nel gioco del flipper è l’interruzione della partita che si verifica quando il giocatore, per impedire che la pallina vada in buca, scuote violentemente la macchina. È metaforicamente quello che ciascuno di noi dovrebbe fare: scuotere la “macchina”, ossia il nostro Paese, perché non possiamo e non vogliamo finire la partita, ma iniziare un nuovo giro.