Piangiamore e Mazzi da Ugolini a Firenze
di exibart.it
Dopo
la mostra
Nonplusultra, ricognitiva della giovane
arte contemporanea
italiana che aveva manifestato
una particolare
attenzione nei confronti delle creatività
residenti
nel territorio toscano, la galleria Daniele
Ugolini
Contemporary, è lieta di presentare la doppia
personale
degli artisti Alessandro Piangiamore
e
Marco Mazzi a cura di Gaia Pasi.
Alessandro
Piangiamore (Enna,1976), vive e lavora a Roma.
Il suo lavoro si snoda sul concetto di apparenza
e sui fraintendimenti che si creano a livello
oggettuale
e spaziale "tra quello che è e quello
che a noi
sembra che sia"; nel mezzo di questa
riflessione,
si frappone in maniera naturale l'idea
di verità
come concetto relativo e mai
assoluto. Il lavoro
di Piangiamore non ricerca
soluzioni, non esprime
certezze ma scatena dubbi
muovendosi tra zone liminari
intese come confini
fisici, nozionistici e mentali.
Uno
dei
punti fondamentali della poetica dell'artista,
è
il fenomeno fisico di gravità, d'attrazione di
una massa rispetto ad un centro, ampliato alla
sfera
emotiva ed intellettuale. Ogni lavoro di
Piangiamore
ricerca attraverso l'ironia, la tensione
e il disagio,
una sorta di cortocircuito tra la
realtà e la dimensione
immaginifica.
Attraverso
un estetica che
potremmo definire "del pensiero",
Piangiamore si
impossessa di elementi quotidiani
trasformandoli
o semplicemente spostandone l'utilizzo
e la finalità,
con la volontà di eludere la visione
diretta delle
cose che restano sempre in bilico
tra l'apparente
certezza di queste e ciò che queste
potrebbero essere.