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Da uno scambio fra tre fotografi danesi e tre del mondo arabo organizzato dal quotidano danese Berlingske Tidende ad una mostra fotografica per raccontare la vita di tutti i giorni, i sogni e le paure dei giovani da Beirut alla Danimarca. (a.l.)

Si sceglie di morire a tutte le età. Morte come gesto estremo di liberazione? Come atto dimostrativo? Come rinuncia o rimedio? Morte per un'ideale, per soldi per la patria o per fede? Dal suicidio di Seneca a quelli recenti dei giovani in Tunisia, si ci domanda che senso ha anticipare un momento che comunque 'adda venire'. Poichè la morte è l'unica cosa certa della nostra vita. (Gerarda Pinto)

Tra fiabe ammalianti, ricordi di un passato troppo lontano, finzioni moderne e personalità lacerate, arriva a teatro il nuovo spettacolo degli enfant terribile della drammaturgia italiana. (Flavia Miccio)

Ogni settimana su SCMagazine la top ten aggiornata dei film più visti, i dischi più ascoltati e i libri più letti in Italia negli ultimi 7 giorni.

Successo di pubblico e di critica per il dramma “Festa senza luci” di Luca Nasuto, giovane regista stabiese andato in scena venerdì 14 sera scorso sul palcoscenico del Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia. (Anna Laudati)

Aperto fino al 28 Febbraio, il bando di concorso per il Premio ModelloGiovani rivolto a ragazzi che non abbiano superato i 30 anni di età, e che siano autori di un’opera letteraria già edita. (Ornella Esposito)

Travaglio e Gomez ci offrono un’opera in pieno stile “Fatto Quotidiano” e lo fanno con crudele ironia e assoluta dovizia di particolari. Un’opera che ci insegna quali sono le vittime di un regime. In questa storia è la libertà di parola. (Vinicio Marchetti)

E se vi dicessi che non potete prendere il treno come chiunque altro, voi cosa ne pensereste? Purtroppo è quello che accade praticamente ogni giorno a diversamente abili, anziani o persone con infermità momentanee. (Sara Pulvirenti)

Mentre negli USA cala il numero di teenager madri, a Memphis boom di gravidanze (tutte nella stessa scuola!). La notizia fa il giro del mondo, mentre le autorità rispondono con una campagna pubblicitaria controversa. (Angelo Di Pietro)

Così com'era previsto dopo gli incassi della prima settimana il film "Che bella giornata," seconda prova del comico Checco Zalone, ha superato dopo 15 giorni di programmazione il capolavoro di Roberto Benigni "La vita è bella", diventando così il film italiano più visto di sempre.
Aldilà della chiara differenza di qualità e di contenuto tra le due pellicole, appresa la notizia l'attore barese ha commentato scherzosamente "scusandosi" con Benigni per averlo superato: "Chiedo scusa al Maestro Benigni, non è dai soldi che si misura il valore di un film. Quando ad Hollywood si rincoglioniranno e mi daranno tre Oscar, allora si potrà dire che l’avrò superato.” (m.d.m.)